mercoledì 27 settembre 2023

Il calabrone orientalis: un insetto di origine straniera con impatti nocivi sulla nostra apicoltura e la sicurezza dell’uomo

 

Il calabrone orientalis:

un insetto di origine straniera

con impatti nocivi sulla nostra apicoltura

e la sicurezza dell’uomo

Durante una recente escursione e sul monte Somma, in provincia di Napoli, ho avuto modo di osservare la presenza di un calabrone orientalis (nella foto qui sopra una trappola per calabroni "vespa orientalis" realizzata da un apicoltore vesuviano). In effetti, negli ultimi decenni l’ecosistema italiano è stato testimone di una serie di cambiamenti, tra cui l'arrivo di specie che hanno avuto un impatto significativo sulla flora e fauna locali. Uno di questi invasori è, appunto, la Vespa orientalis, che rappresenta, come mi ha confermato un apicoltore, una seria e crescente minaccia per l’apicoltura e la sicurezza umana.

Il calabrone orientalis è noto per essere un predatore aggressivo delle api europee. Le sue dimensioni imponenti e la sua abilità nel cacciare le api lo rendono un nemico formidabile per gli alveari. Quando un calabrone individua un alveare, entra in azione per catturare le api. Questo comportamento può portare a una significativa diminuzione della popolazione di api in un’area, influenzando negativamente la produzione di miele.

Inoltre, il calabrone vespa orientalis ha dimostrato una predilezione per nutrirsi di larve di api, il che può avere un impatto devastante sulla crescita e la riproduzione delle colonie. Questo si traduce anche in una diminuzione della produzione di miele e nell’indebolimento delle comunità apistiche.

Oltre ai danni causati all’apicoltura, il calabrone orientalis presenta anche una minaccia per la sicurezza umana. Le sue dimensioni e la sua aggressività lo rendono pericoloso per gli individui che si avvicinano ai suoi nidi. Le punture di questa specie di calabrone possono essere dolorose e, in rari casi, possono causare reazioni allergiche gravi.

La minaccia maggiore per l'uomo è rappresentata dalle punture multiple, poiché il calabrone orientalis è noto per essere aggressivo quando si sente minacciato. È importante notare che, anche se le punture di calabrone sono raramente fatali, possono essere pericolose per le persone allergiche o per chi riceve numerose punture.

Data la minaccia che il calabrone orientalis rappresenta per l'apicoltura e la sicurezza umana, è fondamentale adottare misure per limitarne la diffusione. La sua presenza in Italia richiede una risposta coordinata da parte delle autorità locali, degli apicoltori e della cittadinanza.

Sorveglianza e controllo: è essenziale istituire programmi di sorveglianza per monitorare la diffusione del calabrone orientalis. Gli apicoltori possono contribuire segnalando i nidi e gli avvistamenti alle autorità competenti. Inoltre, il controllo diretto dei nidi è necessario per limitare la loro proliferazione.

Sensibilizzazione pubblica: informare il pubblico sui rischi legati al calabrone orientalis è cruciale. Le persone dovrebbero essere istruite su come riconoscerlo e come comportarsi in caso di avvistamento. Questo può contribuire a ridurre gli incidenti e promuovere la partecipazione nella segnalazione dei nidi. 

Collaborazione tra apicoltori: gli apicoltori dovrebbero lavorare insieme per proteggere le loro colonie da questa minaccia comune. La condivisione di informazioni e l’adozione di misure preventive possono aiutare a preservare l’apicoltura locale.

In conclusione, il calabrone orientalis rappresenta una grave minaccia per l’apicoltura italiana e la sicurezza umana. Per preservare le api e garantire la sicurezza delle persone, è fondamentale adottare misure preventive e di controllo col sostegno delle Istituzioni pubbliche. 

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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare sul seguente collegamento: Libri di Carlo Silvano 








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