sabato 28 marzo 2020

La Taverna della Cerqua


È molto importante per me questo libro perché riguarda Cercola, il paese di origine della mia famiglia, e perché è stato scritto da Giorgio Mancini, una persona che ho conosciuto e stimato.
Diverse pagine de “La Taverna della Cerqua. Viaggio lungo quattro secoli nella storia di Cercola” le conoscevo già, perché erano state al centro di conversazioni avute con l’Autore oppure perché frutto di ricerche che negli anni Novanta avevo svolto presso l’Archivio Storico della Diocesi di Napoli. Ci sono però anche due “pagine” che ho letto con attenzione ed emozione, perché riguardano episodi raccontatimi da mio padre. Il primo episodio[1]  riguarda una tragedia ferroviaria avvenuta il 20 dicembre 1941 nella stazione di Cercola con la morte di 25 persone, tra cui una cugina di mio padre.
Il secondo episodio, invece, fa parte della drammatica rappresaglia eseguita il 29 settembre del 1943 dalle truppe tedesche, come “risposta” ad alcune azioni partigiane: sia a Ponticelli (quartiere periferico della città di Napoli) che in diverse strade del comune di Cercola, i soldati germanici catturarono molti passanti fucilandoli sul posto. In molti casi entrarono anche nelle abitazioni per arrestare a trascinare all’esterno giovani che non avevano alcun legame con i partigiani, per poi ucciderli sulla strada. Tra queste vittime ci furono anche i fratelli Carmine e Giovanni Maione[2] che furono catturati in casa mentre si accingevano a pranzare: portati in strada furono uccisi alle spalle. Quando il padre dei due giovani seppe della tragica uccisione dei propri figli si procurò un carretto e con questo trasportò le salme al cimitero. Ancora fino a qualche anno fa mio padre, che all’epoca aveva circa tredici anni, ricordava con le lacrime agli occhi l’immagine di quest’uomo che tirava il carretto con i cadaveri dei figli.
 La Taverna della Cerqua. Viaggio lungo quattro secoli nella storia di Cercola, rappresenta per me un piccolo tesoro: ben scritto e ben documentato è una inesauribile fonte di informazioni e ricordi che fanno parte di tutte le persone che, a vario titolo, hanno un legame con la comunità cercolese.



[1] Vedi p. 176.
[2] Vedi p. 435.