martedì 4 agosto 2020

ALESSANDRO GARGIULO, LE RIVALITA’ TRA LE COMUNITA’ LOCALI FRENANO LA NOSTRA CRESCITA

POLLENA TROCCHIA – Un problema di difficile soluzione che assilla tanti comuni vesuviani è la mancanza di personale nei vari uffici municipali: a Pollena Trocchia, ad esempio, la Polizia locale è sotto-organico e ciò causa notevoli disservizi a discapito della cittadinanza. Un altro ufficio comunale che “fatica” ad offrire un servizio efficiente proprio per mancanza di personale è l’Ufficio tecnico che segue l’edilizia pubblica e privata. Il problema della mancanza del personale si potrebbe risolvere, però, attraverso accordi tra i comuni limitrofi che potrebbero mettere insieme personale, strutture e risorse finanziarie per far fronte alle esigenze della collettività. Qui di seguito propongo un’intervista all’ing. Alessandro Gargiulo che offre delle sue analisi e proposte per far fronte alla mancanza del personale negli uffici tecnici dei Comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma e Cercola. Alessandro Gargiulio, 55 anni sposato, padre di tre figlie, è Ingegnere Civile Edile libero professionista. Dal 2003 al 2008 è stato Assessore alle Politiche Sociali al Comune di Pollena Trocchia come iscritto al Partito della Rifondazione Comunista, mentre dal 2008 al 2013, come iscritto al Partito Democratico, è stato Consigliere di opposizione sempre al Comune di Pollena Trocchia. Attualmente non ha la tessera di nessun partito politico e svolge a tempo pieno la professione di Ingegnere e di padre di famiglia. 

(Alessandro Gargiulo)

Ing. Alessandro Gargiulo, in base alle sue informazioni ci sono molte differenze tra i regolamenti edilizi dei Comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma e Cercola?
Non credo ci siano differenze sostanziali considerando che i tre Comuni hanno gli stessi vincoli paesaggistici e sono tutti inseriti nella cosiddetta “Zona Rossa” del Parco Nazionale del Vesuvio.

Secondo lei, le eventuali differenze si potrebbero emergere, si potrebbero comunque “livellare” per avere un unico regolamento edilizio?
Se ci fosse una volontà in tal senso tutto potrebbe essere superato. Ma c’è questa volontà? Credo proprio di no.

Quali sono – secondo lei – le criticità degli Uffici tecnici di Pollena Trocchia, Massa di Somma e Cercola?
Per il mio lavoro ho spesso rapporti con questi tre uffici e devo dire che ci sono persone fantastiche che ci lavorano. Ogni giorno in una situazione drammatica di sotto-organico, riescono a portare avanti una mole di lavoro impressionante. Alcuni di loro sono poi le “menti” storiche dell’ufficio e riescono a risolvere problemi complessi grazie al ricordo ed alla conoscenza dei fatti accaduti anche molti decenni fa. A Pollena Trocchia una di queste “menti storiche” è in pensione, ma quando viene chiamato si rende subito disponibile. Se non sono eroi questi? 

Come valuta e quali sono le sue considerazioni su un possibile accordo tra questi tre Comuni per mettere insieme un solo ufficio tecnico capace di soddisfare le esigenze del territorio?
Metter insieme le forze, allo stato attuale, non sarebbe risolutivo in quanto non eliminerebbe il problema fondamentale dell’organico esiguo di cui è composto ogni singolo ufficio tecnico. Nel Comune di Napoli, per esempio, fino a qualche tempo fa ogni municipalità aveva il proprio ufficio tecnico di riferimento. Successivamente è stato creato un unico ufficio tecnico comunale, ma questo non ha portato ad un miglioramento del servizio, anzi si sono allungati i tempi per l’ottenimento di un’autorizzazione e nell’ufficio di Piazza Dante il caos regna sovrano.

Secondo lei, nei tre comuni vesuviani ci potrebbero essere dei soggetti contrari all’istituzione di un solo ufficio tecnico intercomunale?
Non credo che ci siano soggetti contrari, credo solo che senza le opportune assunzioni per portare i comuni a migliorare gli organici in ogni settore, la fusione o il consorziare i servizi non sia la soluzione del problema.
Ricordo quando ricoprivo la carica di assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pollena: i Comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma, Cercola, Volla, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana facevano parte dell’Ambito Napoli 10. C’era un unico Ufficio di Piano con un unico Coordinatore e l’idea era proprio quella di unire le forze. Spesso nascevano delle incongruenze dettate sostanzialmente dal fatto che i Comuni grandi, come Sant’Anastasia e Somma Vesuviana, avevano esigenze diverse dagli altri Comuni più piccoli. Tante volte queste problematiche erano superate dalla sensibilità di noi assessori nei coordinamenti, ma tante volte purtroppo no. Successivamente gli Ambiti territoriali per le politiche sociali si sono riformati e sono diventati più piccoli, ma nonostante ciò ho saputo che i problemi non mancano al punto tale che l’Ambito del nostro territorio pare sia stato commissariato.

Riguardo ad una ipotetica fusione in un solo ente comunale degli attuali comuni di Cercola, Pollena Trocchia e Massa di Somma si verrebbe ad istituire una città con oltre 36mila abitanti su un territorio di circa 15 chilometri quadrati. Quali potrebbero essere, a suo avviso, i pro e i contro di questa ipotetica fusione?
Al di là dei pro e dei contro non credo ci sia proprio la volontà da parte di nessuno. Se penso che, non tanti anni fa, Cercola e Massa di Somma si sono separati, che tra Pollena e Trocchia vi è una grande rivalità al punto tale che se si proponesse un referendum probabilmente vincerebbero i separatisti, non penso sia questo il momento storico per pensare ad un grande unico comune. Abbiamo identità troppo forti e troppo diverse per pensare di poter diventare un’unica comunità. Certamente, nell’ipotesi che si possa realizzare una fusione dei tre Comuni, dal punto di vista urbanistico si avrebbe a mio avviso il vantaggio di gestire in modo organico tre Enti che già di fatto coesistono in stretta contiguità, divisi in alcuni casi solo da un asse viario.

Ritornando al discorso degli uffici tecnici, e per chiudere quest’intervista, se si dovesse in futuro avere un solo Ufficio tecnico intercomunale, si potrebbe pensare anche alla nomina di un solo assessore all’edilizia e all’urbanistica presente in tutte e tre le Giunte municipali?
Sarebbe opportuno avere un unico coordinamento in modo da prendere decisioni che vadano in un’unica direzione, ma anche in questo caso sono convinto che sarebbe complicato a chi dei tre comuni affidare il comando.
(a cura di Carlo Silvano)

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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di diversi libri.
"La bambina della masseria Rutiglia", romanzo breve ambientato durante la Seconda guerra mondiale tra i comuni di Cercola e Pollena Trocchia.
Per informazioni cliccare su La bambina della masseria Rutiglia

"Una ragazza da amare", romanzo breve ambientato in un liceo classico di Napoli negli anni Ottanta.
Per informazioni cliccare su Una ragazza da amare 
 

 

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