mercoledì 16 ottobre 2024

Lettera all'arcivescovo Domenico Battaglia per sollecitare un suo intervento in merito all'auspicata rimozione della "statua di Pulcinella"

 

Qui di seguito propongo una lettera che ho recentemente inviato all'Arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, per sollecitare un suo intervento presso il Sindaco di Napoli, in merito all'auspicata rimozione della cosiddetta "statua di Pulcinella" installata nel centro della città.

Rev.do arcivescovo Domenico Battaglia,

mi permetto di rivolgermi a Lei animato dal profondo desiderio di vedere Napoli, la nostra amata città, preservata nella sua dignità e nella sua vocazione alla bellezza. Mi chiamo Carlo Silvano, sono originario di Cercola e, pur vivendo dal 1999 nel Veneto, il legame con la mia terra e le sue radici è rimasto sempre vivo. Le scrivo per sottoporre alla Sua attenzione una questione che ha suscitato in me, e in molti altri campani, disappunto e tristezza: l’installazione della cosiddetta “statua di Pulcinella”, opera dell’artista Gaetano Pesce, recentemente inaugurata nel contesto del progetto “Napoli contemporanea”.

Questa scultura, pur con l’intenzione di omaggiare una figura iconica della nostra tradizione, ha suscitato perplessità e, in molti casi, profonda indignazione. La sua forma, che richiama simboli ambigui e inappropriati, è percepita da molti come un affronto alla città, alla sua storia e alla sua identità culturale. Il titolo dell’opera, “Tu si ‘na cosa grande”, non fa che rafforzare i dubbi sul messaggio veicolato dalla statua, apparendo più come una provocazione che come un autentico tributo a Pulcinella.

Eccellenza, mi rivolgo a Lei perché credo che la voce della Chiesa possa aiutare a guidare questa riflessione verso un ritorno alla bellezza autentica e al rispetto delle sensibilità della popolazione. La nostra città, culla di arte e cultura, merita di essere rappresentata con dignità, riflettendo quei valori che hanno radici profonde nel Vangelo. Gesù ci insegna che la verità e la bellezza sono inseparabili, come quando ci invita a riconoscere la bellezza della creazione e a coltivare la nostra capacità di ammirarla con purezza di cuore: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8). Napoli, nella sua lunga storia di fede, ha sempre cercato di incarnare questa purezza, non solo nelle sue chiese e nei monumenti, ma anche nella sua anima popolare, che trova in Pulcinella una maschera genuina e non volgare.

Alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica, la bellezza assume un valore pedagogico e spirituale, poiché è riflesso dell’armonia divina e strumento di elevazione dell’animo umano (CCC 2500-2503). L’arte, nella sua forma più alta, deve mirare a ispirare, a elevare lo spirito verso il bene e il vero. Ma quando una rappresentazione, come in questo caso, suscita disorientamento e offesa, diventa lecito domandarsi se stia rispettando questa vocazione. Per questo mi permetto di chiederLe di intercedere presso il sindaco Gaetano Manfredi, affinché possa valutare la rimozione della statua, restituendo così alla nostra città un’immagine che sia davvero degna della sua storia e del suo spirito.

Sono certo che la Sua sensibilità pastorale e il Suo amore per Napoli sapranno accogliere questa mia riflessione come un gesto di affetto e preoccupazione per la nostra comunità. RingraziandoLa fin d’ora per la Sua attenzione, confido che il Suo intervento possa portare a una riflessione più profonda e a una soluzione rispettosa delle tradizioni e dei valori della nostra amata città.

La saluto cordialmente, chiedendo la Sua benedizione.

Carlo Silvano

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