domenica 8 agosto 2021

Pollena Trocchia, Le fonti archivistiche custodite presso l'ASDN

Pollena Trocchia - In occasione della piacevole e pubblica conversazione avvenuta lo scorso 5 agosto in piazza "Gaetano Donizetti", ho avuto modo di spiegare che il volume "La comunità di Pollena dal 1760 al 1819. Note di storia sociale e religiosa", si basa sullo studio di numerosi documenti conservati in vari fondi dell'Archivio Storico Diocesano di Napoli (ASDN), ubicato a largo Donnaregina. 

E' grazie a questi documenti, tantissimi sono inediti, che ho potuto ricostruire la storia dell'edificazione dell'attuale chiesa intitolata a "San Giacomo Apostolo il Maggiore" in piazza Amodio. Sono documenti che nell'Archivio Storico Diocesano fanno parte dei "fondi archivistici" come "Visite pastorali", "Erezioni chiese", "Miscellanea", "Carte Filangieri - Caracciolo", "Concorsi", "Vicari generali", "Sacra Patrimonia" e "Processi". Da questi documenti si possono attingere tantissime informazioni e notizie utili per scrivere e far conoscere la storia della comunità locale.

Il mio augurio è che l'Amministrazione municipale possa programmare delle iniziative utili a incoraggiare e a sostenere gli studi di laureandi e di docenti appassionati di storia locale, impegnati a ricercare, esaminare e a divulgare le fonti archivistiche che riguardano le comunità di Trocchia e Pollena.




venerdì 6 agosto 2021

POLLENA TROCCHIA - La chiesa di San Giacomo Apostolo il Maggiore di Pollena costruita dopo il 1775 e consacrata nel mese di ottobre del 1787, è un gioiello architettonico che appartiene a tutti perché è stata edificata con le offerte di tutte le persone semplici del luogo: oggi tutti possono "sentirla" propria al di là se sono credenti o atei, cattolici praticanti o indifferenti alla fede religiosa. E' stato questo, in sintesi, uno dei passaggi del mio intervento alla conferenza moderata dal giornalista Paolo Perrotta e svoltasi giovedì 5 agosto 2021 in piazza "Gaetano Donizetti" con la partecipazione di altri relatori, come la prof.ssa Angela Rosauro (dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Pollena Trocchia) e gli scrittori Mario Di Sapio e Rosario Scarpato.


In genere quando si parla di un'opera edilizia, come una cattedrale o una residenza nobiliare, si menzionano i finanziatori e chi ha redatto il progetto, ma nel caso della chiesa di Pollena si è riusciti a conoscere - e a tramandare ai posteri - anche i nomi di alcuni artigiani e operai che presero parte all'edificazione del tempio. Nel corso del mio intervento ho letto un brano tratto dal mio libro e che riporto qui di seguito:

"Per questa nuova chiesa lavorò il maestro indoratore Lorenzo D'Ambrosio, e i maestri stuccatori Antonio e Giuseppe Vignati [...]. Le due acquasantiere di bardiglio, che ancora oggi sono visibili all'ingresso della chiesa, furono realizzate da Domenico Tucci su disegno dell'ingegnere Giovanni Piscicelli. [...]. Dopo la benedizione della chiesa, avvenuta nell'ottobre del 1787, i lavori continuarono ancora. Nel 1790 un operaio del casale di Pollena, Antonio Ascione, lavorava ancora "nel fare pietre, e cavare lapillo servibile per le fabbriche" della chiesa. Il materiale veniva estratto da una cava sita in una località di Pollena denominata "de Bonati". Da questa cava, poi, il materiale veniva trasportato alla chiesa da un carrettiere del paese di nome Vincenzo Busiello. Un altro operaio, Giuseppe De Luca, lavorava nel tagliare le pietre dolci". (pagina 96)



sabato 17 luglio 2021

Alessandro Bonini, vi consiglio la lettura di un avvincente romanzo

 

(Alessandro Bonini)

"Nel fantastico ed arcaico mondo degli Ausoni", a firma di Fulvio Badini-Tranchese, è un interessante romanzo dalla lettura scorrevole, eppure al tempo stesso denso di significati. Per questo motivo soprattutto in un periodo come quello dei tempi odierni, dove vi è una maggiore tendenza a dimenticare le proprie radici e la propria identità, mi sento di raccomandarne la lettura. Certamente originale e geniale la commistione tra vita privata del protagonista nel nostro mondo e nella nostra Italia e quel mondo visibile in sogno (che tuttavia solo "sogno" non è) nato da un diverso corso degli eventi della storia e da un mantenimento dei valori e degli ideali legati alla patria e alla famiglia. 


 

A questo si aggiunge sapientemente anche l'elemento d'amore che unisce i due spazi, apparentemente (ma solo apparentemente) distanti e inavvicinabili. Tuttavia, non si può pensare a un attaccamento eccessivo a presunti elementi "propri di un tempo passato" come purtroppo capita sentirsi dire, anche perché sono proposte visioni decisamente moderne e non in linea con la "tradizione". Merita infatti menzione la prospettiva diversa della Chiesa: ovviando al problema della carenza di sacerdoti, tutti sono chiamati, a una determinata età, a diventarlo. In conclusione un romanzo avvincente e non convenzionale che proprio per queste caratteristiche mi sento di consigliare. (a cura Alessandro Bonini)

Per reperire il volume cliccare su Nel fantastico ed arcaico mondo degli ausoni

mercoledì 14 luglio 2021

Un breve romanzo per raccontare storie e avventure nella magica Napoli

 

Da un giovane lettore ricevo e propongo una recensione ad un mio romanzo:
 
Il libro “Una ragazza da amare” scritto da Carlo Silvano può essere catalogato nella categoria dei ‘romanzi brevi’, tuttavia non bisogna fare l’errore di pensare che al suo interno sia presente una storia che si svolge in un breve arco temporale e che abbia una trama poco interessante. Ambientato a Napoli, il racconto si concentra su una comitiva di ragazzi e sulle loro avventure, sia scolastiche che extra scolastiche. È qui la particolarità di questo libro: in poco più di 70 pagine, che si leggono in meno di due orette, sono nascoste numerose storie che toccano diversi temi, dalla scuola alla salute, passando per la musica, le passioni e i sogni dei ragazzi. L’abilità dello scrittore sta nello spostarsi e collegare in maniera nascosta ma molto efficace tutti gli eventi che si susseguono nel corso della storia che riguarda questi liceali, cercando di imprimere al lettore non solo ciò che sta sulla superficie, ma anche qualcosa in più.
Altro aspetto da sottolineare è l’accuratezza con la quale lo scrittore ha ricercato e studiato circa i luoghi e le ambientazioni della città campana: sono presenti numerosi riferimenti a luoghi, come per esempio monumenti, castelli o spiagge, ma anche ad eventi storici. Tutto ciò rende più piacevole la lettura e aumenta l’immersione del lettore nella storia.
Come detto prima c’è una varietà di storie e avventure che vengono raccontate nel testo, ma naturalmente è anche presente la trama principale che fa da filo conduttore alle storie secondarie e a quella principale. Non manca anche quel pizzico di suspance (soprattutto verso la parte finale della storia) che lo scrittore è in grado di inserire nel suo racconto, rendendo molto difficile lo stop alla lettura.
In conclusione, ho trovato questo romanzo molto interessante, sia per la cura e lo studio che ci sta dietro, sia per la trama molto ricca di avventure che sono sempre coerenti tra di loro, sia per i messaggi all’interno del testo. Penso inoltre che sia un grande punto a favore la brevità della storia, che può quindi essere letta tranquillamente in una sera prima di andare a dormire. Consiglio questo romanzo a tutti coloro che vogliono iniziare o ricominciare a leggere, ma non vogliono partire da un libro spesso e pesante, oltre ovviamente ai lettori già esperti che vogliono leggere un romanzo breve ma di grande qualità.
 
Per reperire il romanzo cliccare su Una ragazza da amare 
Il romanzo si può ordinare in qualsiasi libreria oppure direttamente a Youcanprint cliccando su Una ragazza da amare di Carlo Silvano

mercoledì 7 luglio 2021

Ciro Formisano, con i suoni trasmettiamo emozioni e ricordi


Massa di Somma
- "Viento e mare" è un testo che vuole raccontare la magia della Natura: è cantata da Ciro Formisano del gruppo musicale "Siro's band" (vedi foto sopra) di Massa di Somma. "Questa canzone - dice Ciro Formisano - è nata guardando oltre... osservando un gabbiano, immaginando un volo a ritmo con le onde che ti offre quella  sensazioni di libertà e quella leggerezza che ti trasmette una serenità infinita. Insomma, è un  regalo  della natura che si ripete tutti i giorni e che noi distratti dalla quotidianità non vediamo. Il vento e il mare sono testimoni, sono anime che ci guardano. In questa canzone si ha un incontro tra elementi, cose e persone: una magia che quando succede diventa poesia". Sotto il profilo tecnico per questa canzone il gruppo "Siro's band" hanno usato gli strumenti musicali utili ad avvicinarsi e ad imitare il mare, il vento e i gabbiani. "La nostra proposta - conclude Ciro Formisano - è quella di trasmettere ricordi, emozioni e sensazioni attraverso i suoni".

Per ascoltare la canzone cliccare su Viento e Mare

Ecco il testo della canzone:

Viento e Mare

Che fridd fa gopp a sta banchina..
Luntane oltre a sta scogliera..
Veco n ombra e pescatore..
Sta alla che pesca miez a llonde...
Oggi fa chiu friddo da ieri ...
O Viento vott...vott comm vo isse..
Vicino e scogliera nu poco chiu a alla...
Veco n ombra e nammurat...
Te prego amo ..
Non me lascia..
Giuralo mo..annanz o mare..
Astrigneme forte e Damme curagge...
Se danne vase..vase guardann o mare...
O Viento parla... se fa senti..
O mare pure fa a parte soie..
Viento e mare so testimoni ..pe sti parole  che hanno giurato...
O pescatore fischia e cante ...po tire a rezza e chiano se fa culla...
Quanta forza ten o mare...
Fa a voce grosse non vo pazzia...
Ogni promessa è na promessa...
So comm e vute de marenare...
E miez o mare sta semp' alla...
Saluta o Sole e po te Guarda a Luntane...

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Questo blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare su libri di Carlo Silvano




 

lunedì 5 luglio 2021

Tina Pica, la Venere di Pollena

 


Pollena Trocchia - Ieri sera ho avuto modo - tramite Rai play - di vedere una pellicola del 1957: "La nonna Sabella", con Tina Pica e Peppino De Filippo (vedi foto sopra), Sylva Koscina, Renato Rascel, Paolo Stoppa, Renato Salvatori, Dolores Palumbo e altri. Diretto da Dino Risi questo film è tratto da un romanzo di Pasquale Festa Campanile e le prime immagini riguardano l'arrivo di un treno nella stazione di Pollena. La trama è molto semplice e divertente e la bravura artistica di Pica e De Filippo ne fanno un piccolo ed inestimabile capolavoro. Consiglio la visione di questo film a tutti e spero che il comune di Pollena Trocchia intitoli una strada o uno spazio pubblico a Tina Pica che, nel film, si definisce la Venere di Pollena.

Per informazioni sul film cliccare su La nonna Sabella

domenica 21 febbraio 2021

Massa, Pollena e Trocchia: tre paesi, una parrocchia

 

POLLENA TROCCHIA - Nel 1787 don Tommaso Garone, originario di Buonabitacolo, ma da anni residente nel casale di Massa di Somma, vinse il concorso come parroco a Massa di Somma s, solo dopopochi anni, nel 1792, fu anche nominato economo curato della parrocchia di San Giacomo Apostolo di Pollena.
Nella sua attività di parroco don Tommaso fu aiutato da un suo fratello sacerdote, ovvero don Elia Garone, il quale, nel 1803, fu nominato parroco della chiesa parrocchiale di Pollena.
versi decenni, mentre nei primi anni dell'Ottocento Pollena ebbe come parroco don Elia Garone. Quest’ultimo fu parroco fino alla morte, avvenuta nel 1846, così come si può vedere anche da una lapide posta sul pavimento dell’altare maggiore della chiesa di San Giacomo.
Da notare che per alcuni anni uno dei due fratelli Garone fu anche economo della parrocchia di Trocchia e il detto popolare "Massa, Pollena e Trocchia: tre paesi una parrocchia", risale proprio ai tempi dei fratelli Garone quando, insieme, amministravano le tre parrocchie come se fosse una sola comunità.
 
 
Per ulteriori notizie vedere il volume "La comunità di Pollena dal 1760 al 1819".