Famiglia tra crisi e vocazione
Testimoniare la bellezza del progetto di Dio
nell’epoca della frammentazione
di Carlo Silvano
In un contesto culturale che sembra voler ridefinire radicalmente le relazioni, i ruoli e persino l’identità dell’uomo e della donna, la famiglia cristiana si trova al centro di tensioni, interrogativi e sfide inedite. Quale visione antropologica ispira i nuovi modelli proposti dalla società postmoderna? In che modo la Chiesa può accompagnare le famiglie a vivere la loro vocazione in fedeltà al Vangelo? E come può una coppia cristiana essere oggi un segno profetico di comunione, stabilità e amore generativo?
Qui di seguito provo ad offrire delle riflessioni attorno ad alcune domande decisive, ovvero: Quali attacchi subisce oggi la famiglia? Quali modelli alternativi propone la società? Come può una famiglia cristiana essere luce nel mondo?
Con questo mio contributo spero di poter aiutare pastori, educatori e famiglie a discernere il tempo presente con coraggio evangelico e speranza.
Quali sono oggi gli attacchi più evidenti che la famiglia subisce nella società contemporanea?
La famiglia è oggi messa sotto pressione da più fronti: culturale, legislativo, economico e mediatico. La sociologia della religione (penso, ad esempio, a Peter Berger o Charles Taylor) ci mostra come la modernità abbia prodotto una frammentazione dei riferimenti morali, un declino del senso del sacro e, conseguentemente, un indebolimento delle istituzioni tradizionali, tra cui la famiglia. A questo si aggiunge una narrativa dominante che esalta l’individualismo, l’autonomia assoluta e il desiderio come misura di ogni diritto. In questo contesto, la famiglia naturale viene spesso vista come un vincolo “restrittivo”, piuttosto che come un luogo generativo di libertà e comunione.
Quali
modelli alternativi alla famiglia propone oggi la società
postmoderna?
La
cultura odierna propone
modelli
alternativi fluidi,
fondati
non più su una struttura stabile, ma su legami emotivi temporanei,
reversibili, spesso sganciati dalla differenza sessuale e dalla
generatività. Pensiamo alle “famiglie d’anima”, alle
convivenze multiple, alle unioni tra persone dello stesso sesso con
accesso all’adozione o alla maternità surrogata.
Questi modelli rispondono a un bisogno autentico di relazione, ma non ne custodiscono la verità antropologica. Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC §§ 1601-1605), il matrimonio tra uomo e donna è iscrizione sacramentale nel progetto di Dio: riflette l’alleanza tra Cristo e la Chiesa, non è solo un contratto, ma una vocazione all’amore totale, fedele e fecondo.
Alla luce dei Vangeli e del Magistero, quale identità positiva propone la Chiesa per la famiglia?
I Vangeli parlano chiaro: Gesù non abolisce il matrimonio, ma lo riporta alla sua verità originaria (cf. Marco 10,6-9). L’amore coniugale è chiamato a diventare segno sacramentale dell’amore di Dio: un amore che si dona senza misura, anche nella croce. Papa Giovanni Paolo II, con la sua “Teologia del corpo”, ha ridato voce alla bellezza dell’amore umano: corpo, affettività e sessualità non sono da reprimere, ma da redimere. L’uomo e la donna, nel dono reciproco, diventano immagine visibile dell’invisibile Dio. Papa Benedetto XVI ha sottolineato il legame tra verità e amore: “solo nella verità l’amore può essere autentico” (Caritas in veritate, 3). La famiglia cristiana è allora una scuola di verità affettiva, dove si impara che amare non è “sentire”, ma decidersi ogni giorno per l’altro, anche nella fragilità.
In questo contesto, come può una famiglia cristiana essere luce nel mondo?
Oggi la famiglia cristiana è chiamata ad essere profezia vivente. Non con la perfezione, ma con la fedeltà. Quando una coppia si ama davvero, perdona, accoglie i figli, prega insieme, celebra l’Eucaristia, sta dicendo qualcosa di inaudito al mondo: che la comunione è possibile e che Dio abita l’umano.
La Chiesa chiama ogni famiglia a essere “chiesa domestica” (CCC §2204), piccolo santuario di vita e di amore. Non si tratta solo di resistere al mondo, ma di illuminarlo con una testimonianza vissuta. Una famiglia che accoglie, serve, educa, evangelizza, anche solo col suo stile di vita, può cambiare più del miglior discorso. È, direbbe il Concilio Vaticano II, lievito nel mondo (GS, 52). (Carlo Silvano)
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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare sul collegamento: Libri di Carlo Silvano