È
molto importante per me questo libro perché riguarda Cercola, il paese di origine della
mia famiglia, e perché è stato scritto da Giorgio Mancini, una persona che ho
conosciuto e stimato.
Diverse
pagine de “La Taverna della Cerqua. Viaggio lungo quattro secoli nella
storia di Cercola” le conoscevo già, perché erano state al centro di
conversazioni avute con l’Autore oppure perché frutto di ricerche che negli
anni Novanta avevo svolto presso l’Archivio Storico della Diocesi di Napoli. Ci
sono però anche due “pagine” che ho letto con attenzione ed emozione, perché
riguardano episodi raccontatimi da mio padre. Il primo episodio[1] riguarda una tragedia ferroviaria avvenuta il
20 dicembre 1941 nella stazione di Cercola con la morte di 25 persone, tra cui
una cugina di mio padre.
Il
secondo episodio, invece, fa parte della drammatica rappresaglia eseguita il 29
settembre del 1943 dalle truppe tedesche, come “risposta” ad alcune azioni
partigiane: sia a Ponticelli (quartiere periferico della città di Napoli) che
in diverse strade del comune di Cercola, i soldati germanici catturarono molti
passanti fucilandoli sul posto. In molti casi entrarono anche nelle abitazioni
per arrestare a trascinare all’esterno giovani che non avevano alcun legame con
i partigiani, per poi ucciderli sulla strada. Tra queste vittime ci furono
anche i fratelli Carmine e Giovanni Maione[2] che furono catturati in casa mentre si accingevano a
pranzare: portati in strada furono uccisi alle spalle. Quando il padre dei due
giovani seppe della tragica uccisione dei propri figli si procurò un carretto e
con questo trasportò le salme al cimitero. Ancora fino a qualche anno fa mio
padre, che all’epoca aveva circa tredici anni, ricordava con le lacrime agli
occhi l’immagine di quest’uomo che tirava il carretto con i cadaveri dei figli.
“La Taverna della
Cerqua. Viaggio lungo quattro secoli nella storia di Cercola”,
rappresenta per me un piccolo tesoro: ben scritto e ben documentato è una
inesauribile fonte di informazioni e ricordi che fanno parte di tutte le persone
che, a vario titolo, hanno un legame con la comunità cercolese.
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